La casa tra gli ulivi


 

In mezzo agli uliveti, ai margini dei boschi di querce che coprivano il fianco di una montagna, c’era una casa grande e bella. Si dice che all’inizio fu costruita per contadini venuti da Roma.

 

Vivevano in poche stanze disposte intorno ad uno spazio centrale con il tetto aperto per lasciar cadere la preziosa acqua piovana in una bella vasca di pietra posta sopra una grande cisterna. La maggior parte dello spazio era invece destinato alle grandi presse in cui, nella stagione del raccolto, si schiacciavano le verdi olive per farne uscire l’olio. Il succo prezioso si conservava nei grandi contenitori di terracotta che occupavano la cantina sottostante.

 

Nessuno sa se fu il contadino ad arricchirsi con il suo lavoro o se qualcun altro comprò la sua proprietà, avvenne però che la casa mutò la sua forma e divenne un grande edificio dove ci fu spazio per le ricche stanze del padrone e per quelle dei servi, sistemate intorno ad un grande cortile.

 

Mentre l’antica, piccola, casa restò al suo posto, al centro dello spazio, con le presse che continuarono a macinare olive, le nuove stanze furono decorate con splendide pitture colorate alle pareti, pavimenti con mosaici bellissimi, colonnati affacciati sullo spazioso di un bel giardino fiorito e stanze riscaldate dove si poter fare bagni caldi e freddi per mantenere il corpo in forma e in salute.

 

 

Testi: A. Lagi
Immagini: Sabap Salerno